Il Museo Ghibli si trova nel quartiere ovest di Tokyo, chiamato Mitaka, a poco più di 20Km dal centro della grande città, immerso nel verde del
Mitaka Inokashira Park.
La costruzione del
Museo Ghibli è iniziata nel 1999 e
ha aperto al pubblico il 1º Ottobre 2001. Il suo primo direttore è stato Goro Miyazaki, figlio del Maestro che è rimasto in
carica fino al Giugno 2005 quando ha lasciato l'incarico per dedicarsi alla regia de "I Racconti di Terramare", film prodotto dallo Studio Ghibli. Alla direzione del museo gli è succeduto Kiyofumi Nakajima tutt'ora in carica.
Miyazaki per progettarlo ha usato una tecnica molto tipica in Giappone che si differenzia notevolmente da quella Occidentale. Di solito l'architettura Occidentale, parte da uno spazio definito all'interno del quale si ricavano stanze e spazi minori. La tecnica architettonica Giapponese fa pressoché l'opposto, crea tanti spazi diversi che poi vengono assemblati insieme a creare un unico spazio. Ma su una cosa il museo è più tipicamente Occidentale se non addirittura tipicamente Italiano (su stessa ammissione di Miyazaki e Takahata): il fatto di svilupparsi verso l'alto e non in orizzontale e di creare crea suggestivi angoli, vicoletti, ponti, che danno la possibilità di guardare e osservare ogni attrazione in maniera assolutamente diversa rispetto al punto in cui ci si trova.
Così il Maestro ha pensato e creato ogni singola stanza e spazio secondo l'uso cui dovevano essere destinati e poi li ha assemblati insieme a creare un unico spazio... il MUSEO GHIBLI.
Il Museo Ghibli è stato interamente progettato da
Hayao Miyazaki, che lo ha creato così come fa con i suoi capolavori cinematografici.
Ha prima disegnato bozzetti e schizzi e poi gli addetti ai lavori hanno ricreato il tutto. Il museo non è semplicemente il contenitore di varie attrazioni che ricordano i film dello Studio Ghibli ma bensì
è esso stesso una suggestiva attrazione.
All'entrata, una scritta accoglie tutti i visitatori:
Maigo ni naro yo, isshoni
Perdiamoci insieme
Così come la scritta invita a fare, basta lasciarsi andare alle sensazioni che l'edificio offre per godere di una visita non solo visiva ma che coinvolge tutti i sensi e il cuore! Il museo è un luogo dove, bambini e adulti, possono ritrovare un loro momento di condivisione e imparare a gustare i piccoli e grandi dettagli che a volte nella fretta della vita quotidiana sfuggono. Ma sopratutto si possono ritrovare in esso le qualità che contraddistinguono da sempre i film dello Studio Ghibli:
cura nei dettagli, stimolo della curiosità e grande impatto emotivo per grandi e piccini!
Il modo in cui l'edificio è stato realizzato, spinge il visitatore a scendere immediatamente nella parte più bassa attraverso un'entrata a piano terra che raggiunge il piano inferiore
attraverso una scala interamente in legno fiancheggiata da vetrate multicolori.
Si parte così dalla parte più in ombra e oscura per poi spingere il visitatore a guardare in alto e a voler esplorare tutto ciò che è al di sopra della sua testa. Un ascensore porta ai piani superiori, ma si possono anche usare le scale per soffermarsi di tanto in tanto ad osservare l'intera struttura centrale.
E' stato paragonato, dagli assistenti dello Studio, al viaggio di Chihiro all'interno delle Terme degli Spiriti. Anche la protagonista ninfatti, nel film "La Città Incantata" parte dal basso, per poi arrivare fin su in cima attraversando i vari piani ed ogni volta è una continua scoperta di atmosfere e personaggi. I ponti, poi, si intersecano tra loro, alternandosi tra i diversi piani dell'edificio e creando figure geometriche suggestive. Gli interni sono tutti in legno e si alternano a muri colorati e piastrellati che aggiungo un tocco di colore all'ambiente.
Ma tutto ciò che circonda il visitatore è un'attrazione per gli occhi e l'anima. Le stupende
vetrate multicolori che si incontrano passeggiando per i corridoi creano giochi di luce a seconda di come il Sole vi
filtra attraverso e rispecchiandosi nel pavimento o sui muri.
Piccoli angoli nascosti e appartati ricordano le viuzze delle cittadine Italiane visitate da Miyazaki, che hanno fatto da ispirazione ad alcuni suoi lavori. Gli
affreschi, poi, lasciano a bocca aperta grandi e bambini, si possono ammirare in alto sulla volta del soffitto nella saletta di entrata e rappresentano i personaggi dello Studio Ghibli, animali e vegetazione; oppure guardando attraverso una
finta finestra per ritrovare il bellissimo giardino della casa di Kiki o un coloratissimo porto. Una zona che affascina particolarmente i bambini è
il Patio con la fontanella, situato in un angoletto al centro del museo. La fontanella ricorda moltissimo quella di Mei e Satsuki in "Tonari no Totoro", da cui ogni bambino vuole provare ad attingere l'acqua anche se con enorme fatica. Ma tanti altri piccoli dettagli, sulle pareti, sul soffitto, guardando attraverso le finestre che lasciano intravedere la vegetazione esterna, completano le attrazioni del magico museo.
Si può fare l'incontro del mitico e morbidoso
Gattobus, dove SOLO i bambini rigorosamente a piedi nudi possono salire, giocare e lasciarsi trasportare in un mondo incantato. Oppure restare fermi accanto al maestoso ma tenerissimo
Totoro che osserva tutto con i suoi enormi occhioni che tutto osservano.
Ma ci si può anche fermare al
cinema del museo, il Saturn Theater, dove si proiettano 4 corti d'animazione prodotti dallo Studio Ghibli che non possono essere visti altrimenti, non essendo proiettati in altri cinema né venduti su alcun supporto. I corti sono "Koro's Big Day Out", "The Whale Hunt", "Mei and the Kittenbus", "The Day I Harvested a Star", "House-hunting", "Monmon the Water Spider". I corti vengono proiettati uno al mese in rotazione.
Oppure si può visitare lo
Studio di Animazione per imparare
come viene creato un film di animazione, dalla scrittura della storia al risultato finale. La stanza è interamente creata e basata sulle esperienze personali del Maestro, con oggetti tipici di un disegnatore. Molto interessante anche
la stanza sulle Origini dell'Animazione e la spiegazione di come più disegni in veloce successione creino il movimento.
Per rifocillarsi, si può riposare a
"Il Caffè con il Cappello di Paglia" e assaggiare i dolci che i pasticceri preparano davanti agli occhi estasiati dei bambini. Ogni piatto è curato nella presentazione fin nei minimi dettagli, i piatti raffigurano i beniamini dello Studio e anche le composizioni di cibo sono un rimando a tali personaggi. Per esempio si può gustare un ottimo cappuccino con disegnato sulla schiuma il cappellino di paglia di Mei.
Dal momento che all'interno del museo è vietato fare foto, sarebbe carino acquistare la Guida Ufficiale dalla
Libreria interna. Per altro la Libreria vende sia libri ma sopratutto DVD prodotti con marchio Museum Ghibli Library. Il museo è infatti, impegnato nella distribuzione dell'animazione estera, con titoli come quelli del regista Russo Ocelot (Kirikù, Azur e Asmar etc.). Ma la particolarità della Libreria è che ogni bambino può sfogliare i vari libri, sedersi e leggere o farsi leggere una storia dai genitori, un modo per avvicinare i più piccini alla lettura davvero bello. E poi come non acquistare un piccolo ricordo dallo
Shop "Mama Aiuto". Nello Shop si possono trovare peluche, ciondoli, statuine, cravatte, orologi, matite, block notes... insomma un po' di tutto!
Continuando a salire, attraverso una scala a spirale esterna in ferro, si può contemplare il paesaggio circostante, fino ad arrivare in cima dove troviamo il grande terrazzo completamente immerso nel verde lussureggiante. Erba alta, fiori, alberi, vegetazione rigogliosa e tanta luce nel più tipico esempio di giardino Giapponese. Ad accogliere i visitatori sul tetto c'è l'
enorme Robot di Laputa, una statua in bronzo scolpita da Kunio Shachimaru, che si staglia contro il cielo a "proteggere" l'intero edificio e i suoi visitatori. Da li il panorama circostante è strepitoso,
il complesso sembra fare parte integrante del bosco di Mitaka. Il museo, infatti, è completamente immerso e circondato dal verde, un posto incantevole per trascorrere qualche ora in assoluta serenità e relax lasciandosi coinvolgere dalle meraviglie della natura e del museo stesso.
Come dice Takahata,
questa è una concezione sensuale dello spazio. Ovviamente per sensuale non si intende
sessuale ma la percezione fisica di ciò che si osserva. Il museo ha proprio questa sensualità che contraddistingue da sempre i film dello Studio Ghibli. Molto spesso, infatti, guardando i film dello studio, l'occhio viene accompagnato da emozioni fisiche che coinvolgono tutto il corpo, quasi si potessero toccare le immagini che si vedono scorrere sullo schermo.
Se vi aspettate un parco divertimenti, nello stile lunapark con tante attrazioni in movimento, luci a gogò e suoni rimbombanti probabilmente rimarrete delusi.
Ma se amate i film Ghibli, la loro prospettiva, il modo che i registi hanno di rappresentare storie e personaggi, rimarrete incantati. *___*
Piantina del Museo Ghibli!
Speciale Natale - Il Museo Addobbato
In questo periodo dell'anno il Museo Ghibli viene addobbato per l'arrivo del Natale e resta a tema natalizio fino al 26 Dicembre. Un occasione in più per visitare il magico museo, quest'anno l'addobbo è a tema con la distribuzione da parte del Ghibli Museum Library's del film "Snow Queen" di Lev Atamanov's.